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Back to Nature: no alla chimica

Back to Nature: no alla chimica

Back to Nature: no alla chimica

Per combattere i parassiti, gufi al posto dei pesticidi

I rimedi della nonna, si sa, funzionano sempre. E anche in questo caso, le soluzioni utilizzate dai nostri predecessori si rivelano utili e più sostenibili delle brutali pratiche chimiche a cui ci ha abituati l’agricoltura intensiva.

I danni prodotti dall’uso intensivo di prodotti chimici in agricoltura sono sotto gli occhi di tutti e riguardano la salute sia degli esseri umani e degli animali sia quella del pianeta nella sua totalità.

Ecco allora che ritornare a pratiche agricole naturali diventa una misura più o meno obbligatoria, soprattutto in questi tempi in cui ci siamo improvvisamente resi conto dei danni che abbiamo provocato all’ambiente e a noi stessi.

Già dal 1982 il Prof. Yossi Leshem, un ornitologo israeliano, avviò un progetto per sostituire l’uso di pesticidi con l’impiego di gufi e barbagianni.

Diversi agricoltori avevano risposto ad una invasione anomala delle proprie colture da parte di roditori con un impiego massiccio di soluzioni chimiche, che ovviamente avevano un fortissimo impatto sull’ambiente.

Il Prof. Leshem ebbe quindi l’idea di destinare alla lotta ai roditori alcuni volatili dello zoo di Tel Aviv, in Israele. Ben presto, i vantaggi di utilizzare i barbagianni e i gufi al posto dei pesticidi furono chiari a tutti. Gli unici pericoli riguardavano, infatti, solo i volatili, che non conoscendo barriere, spesso sconfinavano nei paesi vicini dove la chimica veniva ancora largamente utilizzata nelle campagne.

Nonostante le difficoltà iniziali, nell’arco di 15 anni questo progetto si rivelò efficace e fu adottato in diversi paesi in Medio Oriente. Divenne addirittura il tavolo di dialogo tra i ricercatori di diversi paesi mediorientali, spesso anche in conflitto tra di loro. Una sorta di missione di pace a 360°.

Photo by photostockeditor on Unsplash

Vedi anche:

https://youtu.be/jifgi0nMf58
Fonte: AlArabiya, YouTube
https://youtu.be/cxCxd7KDk6M
Fonte: DLD Conference, YouTube