Le 5 aziende più sostenibili al mondo
Pubblicato il resoconto sulle 100 aziende più sostenibili al mondo.
Il 22 gennaio 2019, in occasione del World Economic Forum di Davos in Svizzera, la società di ricerca canadese Corporate Knights ha reso noti i risultati di Global 100, l’elenco delle aziende più sostenibili al mondo nel 2019, quest’anno alla 15° edizione.
Sono state analizzate più di 7.500 aziende in tutto il mondo, con almeno 1mld $ di fatturato, valutate preliminarmente sulla base di quattro indicatori chiave (reporting di sostenibilità, salute finanziaria, tipologia di prodotti venduti e sanzioni finanziarie ricevute) e poi tenendo conto di un’altra ventina di parametri specifici per industry: gestione delle risorse naturali, gestione del personale, ricavi clean e performance dei fornitori.
1 – Chr. Hansen
Il primo posto, con un punteggio del 100% alla voce “clean revenue”, spetta alla danese Chr. Hansen, una società attiva nel settore mondiale delle bioscienze. L’azienda produce “batteri buoni”, enzimi, probiotici e coloranti naturali che trovano impiego nell’industria alimentare, nel beverage, negli integratori nutrizionali, in ambito farmaceutico, agricolo e zootecnico.
Il mondo sta cominciando a capire il potere dei batteri buoni e l’impatto che questi possono avere rispetto alle sfide di fronte alle quali ci troviamo oggigiorno” – ha affermato l’AD Mauricio Graber –“sfide come gli sprechi alimentari, l’abuso di antibiotici e il bisogno di pratiche agricole più sostenibili per alimentare una popolazione mondiale in continua crescita preservando il pianeta per le generazioni future.
“Chr. Hansen si dedica a promuovere una maggiore assunzione di soluzioni naturali” – continua Graber – “e siamo orgogliosi del fatto che i nostri prodotti sono consumati da 1 miliardo di persone ogni giorno. Un impatto globale come questo comporta una enorme responsabilità e al tempo stesso l’opportunità di fare la differenza (positiva) per le persone, gli animali e le piante.
2 – Kering SA
Al 2° posto troviamo il gruppo francese Kering SA, un colosso nel settore del lusso, con marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, Qeelin, Ulysse Nardin, Girard-Perregaux. Sul loro sito, il Gruppo dichiara di aver “intrapreso una serie di misure per ridurre il proprio impatto sull’ambiente e preservare il pianeta e le sue risorse naturali (…). Il Gruppo si avvale di approvvigionamenti sostenibili di materie prime, preserva la biodiversità e risponde ai più alti standard di salute, sicurezza e benessere degli animali”.
Ci auguriamo quindi che presto smettano di produrre capi in pelle…!
3 – Neste Corporation
La finlandese Neste Corporation si aggiudica la medaglia di bronzo, ovvero il 3° posto. Questa società petrolifera sembra essersi redenta, focalizzandosi negli ultimi dieci anni sulla produzione di energia rinnovabile con l’obiettivo di ridurre l’impiego di combustibili fossili.
4 – Ørsted
Il 4° posto va a Ørsted, uno dei principali gruppi energetici del Nord Europa con sede in Danimarca che sviluppa varie soluzioni di energia verde. Il gruppo in meno di 10 anni ha triplicato la produzione di energia eolica. Entro il 2025, le loro turbine eoliche offshore produrranno energia eolica per 30 milioni di persone. Inoltre, utilizzano enzimi per convertire i rifiuti domestici in bioenergia.
5 – GlaxoSmithKline plc
Al 5° posto troviamo invece il gruppo farmaceutico inglese GlaxoSmithKline plc che mira a ridurre di un quarto entro il 2030 il proprio impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni di gas serra, limitando lo spreco di acqua e implementando misure per riciclare i rifiuti.
E le aziende italiane sono sostenibili?
Sono solo 2 le aziende italiane contemplate nel ranking delle prime 100 aziende sostenibili al mondo, ovvero ERG al 16° posto e Intesa Sanpaolo all’80°.
16 – ERG
La prima ha saputo mettere in discussione il proprio core business tradizionale – il petrolio – trasformandosi prima in un gruppo multi-energy e poi in un player nel settore delle energie rinnovabili, piazzandosi al 16° posto nella classifica internazionale.
80 – Intesa Sanpaolo
All’80° posto, dicevamo, troviamo l’unica banca italiana. Intesa Sanpaolo, pluripremiata negli ultimi anni in concorsi sulla sostenibilità, si propone come “intermediario finanziario responsabile, consapevole che l’innovazione, lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e la responsabilità delle imprese possono contribuire alla riduzione degli impatti sulla società di fenomeni quali il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali”.